Leggere una favola ad alta voce, attenti ad una lettura espressiva, non risponderà mai alle esigenze profonde del bambino se dopo l'ascolto non permettiamo al bambino di vivere la favola. Non si tratta di drammatizzare: nella drammatizzazione il bambino "fa finta di..." ; noi giochiamo a "fare la storia".
Il laboratorio di educazione alla teatralità, altresì, è un processo all'interno del quale sono proposti al bambino esercizi e attività che permettono di lavorare su se stesso, di sviluppare particolari abilità, riuscendo così a far emergere attitudini di cui non si è magari consapevoli.
In questo ambito è possibile mescolare aspetti reali e fantastici, la sfera delle emozioni e quella della razionalità.
Nel laboratorio il bambino intraprende un percorso educativo che favorisce lo sviluppo della creatività attraverso la manipolazione,la sperimentazione e l'uso di tutti i sensi.
Un'attenzione particolare, nel percorso scolastico, è rivolta al movimento quale massima espressione dei vissuti e delle potenzialità comunicative del corpo.
Non si tratta di realizzare semplicemente un laboratorio di psicomotricità, ma un laboratorio motorio dove il bambino si serve del corpo e del movimento come strumenti per spaziare in un viaggio fantastico dell'apprendere, in ogni campo di esperienza, che va dal mondo della favola a quello del teatro.